martedì 7 gennaio 2014

Difendere il contante per difendere la libertà



Politica interna
Difendere il contante per difendere la libertà
I pagamenti elettronici sono pericolosi

di Gianni Leonini

Le motivazioni che devono spingerci a difendere il contante sono tutte legate alla conservazione della libertà dei cittadini. Occorre portare il nostro grido di protesta e dolore all’attenzione della gente comune. Il tempo stringe.
Eliminare o limitare il contante è un grave atto contro le libertà dei cittadini, perché significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità, che si troverebbero ad avere il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria di ogni cosa. La moneta elettronica è assolutamente lecita, molto utile e comoda, ma deve rimanere una libera scelta, non può essere un obbligo.


Eliminare o limitare il contante è un regalo enorme alle banche e alla finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo appunto quelli in contanti.
Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni a ogni atto: 100 Euro in contanti dopo 100 passaggi di mano in mano, restano 100 Euro, mentre 100 Euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 Euro!!!
55 Euro sono “svaniti” nel nulla, anzi no, sono finiti nei forzieri delle Banche.
Eliminare o limitare il contante, significa perdere la proprietà diretta e materiale dei propri risparmi che diventano virtuali, e sotto controllo altrui, azzerando il diritto alla riservatezza. Spiati 24 ore su 24, saremo soggetti non solo ad un controllo passivo, ma anche arbitrario, alla mercé di qualunque evoluzione sociopolitica del futuro.
Si otterrà soltanto un fiorente mercato nero, in cui ancora una volta a trarre i profitti maggiori saranno i più furbi e violenti.
Voler combattere l’evasione è una scusa, perché il contante è utilizzato solo marginalmente in modo illegale. La vera evasione al contrario passa attraverso i canali elettronici delle stesse banche; questa è la verità!
La difesa del contante, diventa così una battaglia di civiltà.