mercoledì 8 gennaio 2014

Demografia: la bomba è al contrario



Demografia: la bomba è al contrario


Falsi miti e verità.

della Redazione

Abbiamo letto con stupore una esposizione sull’argomento di Michel Schooyans in cui, molti dei miti e delle “verità” che conosciamo, vengono agilmente ribaltate.
Monsignor Michel Schooyans è bene ricordare, è stato un pioniere dello studio critico del pensiero neo-malthusiano nelle istituzioni internazionali. Il neo-malthusianesimo è una teoria che, riallacciandosi al pensiero di Thomas Malthus, afferma la necessità del controllo e della limitazione del numero delle nascite mediante pratiche anticoncezionali, prestando grande attenzione agli studi degli economisti nel settore agrario e in quello delle risorse energetiche.
Il malthusianesimo riprende in chiave moderna il pensiero di Malthus, il quale sosteneva che la finitezza delle risorse combinata con una crescente pressione demografica, in assenza di interventi correttivi, avrebbe incentivato la diffusione della povertà e della fame nel mondo.
Monsignor Michel Schooyans rifiuta queste teorie, tanto da aver attirato l’attenzione e ispirato Giovanni Paolo II a scrivere l’Evangelium Vitae.


Sacerdote belga nato nel 1930, professore emerito all’Università di Lovanio, è membro della Pontificia Accademia per la vita. Le Edizioni Studio Domenicano hanno da poco pubblicato il suo ultimo lavoro “Evoluzioni demografiche”.
In esso, Schooyans critica il concetto di “capacità portante della Terra”, spiegando che è l’uomo con la sua intelligenza a definire cosa sia una risorsa per lo sviluppo.
Secondo lo studioso, l’umanità non deve farsi limitare nel suo sviluppo dalle ridotte risorse presenti sul pianeta, perché è lo stesso suo sviluppo a determinare la quantità di risorse esistenti.

Secondo i suoi studi infatti, non deve essere l’avanzamento della scienza la prima preoccupazione della società ma la diffusione delle conoscenze scientifiche che abbiamo oggi a disposizione. Prendiamo l’esempio dei Paesi Bassi. Tradizionalmente il mare è percepito dagli olandesi come un nemico. Può inghiottire infatti grandi porzioni di quel territorio, come è accaduto nel 1953. Tuttavia il Piano Delta, realizzato tra il 1958 e il 1997, ha mostrato la formidabile capacità dell’uomo di canalizzare e dominare le forze della natura. Un altro esempio sempre dai Paesi Bassi: la moltiplicazione delle case galleggianti, che mostrano la capacità dell’uomo di fare di un nemico, l’acqua appunto, un alleato. Grazie alle loro capacità tecniche gli olandesi possono ospitare comodamente una popolazione con una densità di 400 abitanti per chilometro quadrato, la più alta d’Europa! Esempio contrario invece è quello del Bangladesh. Sul delta del Gange non si è stati capaci di proporre altro che crudeli quanto forzate campagne di controllo delle nascite, con il solo risultato di essere sistematicamente inondati ogni anno dalle sue acque.
Facciamo un altro esempio però…l’India. In questo Paese, grazie alla rivoluzione verde avuta fruttando le scoperte agronomiche di Norman Borlaug (premio Nobel per la pace) e grazie a politiche adeguate, ci si è permessi di poter nutrire più di un miliardo di abitanti e di poter esportare cereali. Una cinquantina di anni fa l’India soffriva di carestie e faticava a nutrire i 300 milioni di abitanti di allora.
Le carestie di oggi così come quelle di domani, non saranno mai provocate dalla sovrappopolazione afferma sicuro Monsignor Michel Schooyans,  ma dall’incompetenza, dalla corruzione e dalle guerre. E in questa luce, guardando all’Africa, per chi non ha accesso all’acqua potabile, ai servizi sanitari e all’istruzione di base, avere molti figli è la sola condizione per sopravvivere. I figli, sono infatti la prima risorsa per far fronte alle malattie e alla vecchiaia. Quando migliorano le condizioni di vita diminuisce il tasso di fecondità, come è  dimostrato da tutte le società più avanzate del mondo.

Oggi però, la centralità dell’uomo è contestata da diverse correnti di pensiero. Gli autori della Carta della Terra, per esempio, hanno addirittura l’ambizione di riscrivere la Bibbia, il Decalogo e di instaurare il culto della Terra-Madre, cioè di Gaia. C’è una “élite” che punta in particolare a cambiare il paradigma della medicina, per mettere al primo posto la salute della Terra, in seguito quella del corpo sociale e in ultimo quella dell’individuo. Individuo che, in questa visione, dovrà rispondere a criteri di selezione applicati in programmi di salute riproduttiva a forte connotazione eugenetica… In un mondo così “organizzato” non c’è più posto per l’uomo. Occorre invece tornare alla società naturale dove l’uomo occupa fermamente la centralità del sistema. L’uomo non è il problema, ma la soluzione del problema.