sabato 24 aprile 2010

25 aprile e l’egemonia repubblicana

Porta a Porta di Bruno Vespa - Mercoledì 21 aprile 2010

Redazione Araldo di Biella - Appello

24 aprile 2010

L'argomento era la Resistenza dimenticata dei soldati delle forze armate regolari. Fin qui tutto sembrava bellissimo e promettente no ? E invece… sono stati dolori !

Naturalmente tra gli invitati grande folla, …figurava il Ministro La Russa (su posizioni filo repubblichine), il Direttore dell'Istituto Gramsci (chiaramente filo comunista) e qualche giornalista, autori di libri sul tema, tra cui Arrigo Petacco ! Si sono aggiunti un Generale in pensione, figlio di un ufficiale dell’epoca che combatté nei balcani e testimoni in video conferenza fuori studio, risalenti al periodo interessato.

Tutti concordi tra le mille sfumature, che la riabilitazione di questi Eroi, era indispensabile e tutti hanno giustificato 60 anni di omertà sul tema ognuno tirando l’acqua al proprio mulino, e poi tutti naturalmente hanno scaricato sul governo Badoglio (e quindi sul Re... mai citato direttamente, neppure per errore) la mancanza di ordini all'8 settembre e tutte le altre falsità del caso.

Abbiamo avuto anche la sensazione che alcuni testimoni, così come l’ex Generale figlio di testimone ecc., avrebbero voluto aggiungere - forse - una parolina sul nostro Sovrano… ma evidentemente non era consentito/concordato, o non se la sono sentita di sopportare lo scontro che ne sarebbe poi derivato, e quindi …silenzio !

La resistenza "diversa" da quella comunista e celebrata da decenni, è stata dipinta soltanto come "spontanea", "liberale" e "cattolica" ...bianca insomma, nel vero senso della parola, neutra.

Nessuna parola per i fedeli al RE. Quelli continuano a non esistere... per loro l'oblio continua.

Nessuna parola neppure per il Principe Umberto che combatté da Montelungo alla liberazione di Bologna.

Anche Edgardo Sogno, brevemente citato in apertura di trasmissione, è stato definito un esponente della resistenza "Liberale", e con questo si dice tutto… La solita vergogna insomma che richiederebbe un'azione comune e decisa di nostri esponenti di spicco.

Perché ad esempio in studio di “Porta a Porta”, non vi era anche un rappresentante Monarchico ?

Ci chiediamo per fare una critica/proposta costruttiva, cosa ci stanno a fare tante sigle e siglette monarchiche, se poi non si riesce a far sentire la nostra voce. Esiste addirittura un Coordinamento. Il Coordinamento Monarchico Italiano, …ma qual’ è il suo contributo ? Secondo noi, questo dovrebbe essere il suo contributo per essere utile alla causa.

Queste occasioni secondo noi, sono la materia che un tale coordinamento dovrebbe “lavorare” per giungere alla produzione di un prodotto finito accettabile.

Vogliamo spiegarci meglio. Le organizzazioni Monarchiche più importanti, hanno una loro struttura ed un loro obiettivo primario… facciamo degli esempi : Alleanza Monarchica si impegna da sempre nella politica attiva pur nella ristrettezza economica che la condiziona, L’UMI ha come missione, l’insegnamento di SM Umberto II di Savoia, la storia Patria e Sabauda, il Mov.Monarchico Italiano, persegue l’idea di infiltrare nella politica, persone di chiari sentimenti monarchici nei vari partiti, le Guardie d’Onore, hanno l’impegno di sorvegliare le tombe dei nostri Sovrani ecc. ecc. Chiaramente non tutti possono tutto, ed essere “presenti” sempre ed ovunque. Il Coordinamento, dovrebbe servire proprio a questo. Occorrerebbe un servizio di unione delle varie particolarità, per essere presenti, dove serve, quando serve, e con le persone meglio preparate sull’argomento da trattare.

A Porta a Porta dovevamo esserci anche noi.

Uno storico come Aldo Mola ad esempio, abbinato ad un politico quale il Sen. Fisichella, avrebbero potuto fare la loro buona figura. Nel caso non fossimo stati informati o invitati, la nostra protesta per voce del Coordinamento o delle varie associazioni Coordinate avrebbe dovuto librarsi fortissima, ed invece nulla.

Continuiamo a mancare agli appuntamenti importanti, mentre al contrario, troviamo tempo e denaro per i dissidi tra noi. Mi spiace, ma così non si va da nessuna parte !

Redazione Araldo di Biella

24.04.2010